2.9.09

Al mattino le strade sono belle.
Tu cammini, cammini e accanto a te scorrono finestre sonnacchiose, trapunte esposte al cielo, fiori a cascata; cani e umani sonnolenti, cartacce e pali della luce, mobili abbandonati; ragazze piccole e silenziose come onde del mare, anziane sedute fuori dal bar.

Ogni giorno è un viaggio.
Però forse mi illudo, forse mi sbaglio. Non ti fidare - non direi mai a un altro cosa deve pensare. Non coltivo il dubbio - è lui a innaffiare me, giorno dopo giorno. Non ho niente da insegnare.

Veleggio lungo le strade e cerco di tenere le spalle dritte, anche se spesso il peso delle cose mi schiaccia verso terra. Quante persone sono mancate, quest’anno?
Quante persone mi mancano

“Don’t tell anybody anything. If you do, you start missing everybody.”

Sull’Alzaia, è stato un attimo – il sole sull’acqua, i tetti silenziosi – sarei scesa alla ricerca dei tempi della Magolfa. Peggio, sarei passata dal Libraccio ad evocare gli spiriti del liceo.
Ero tentata di deviare verso via Bobbio e i suoi gatti. La panetteria delle sciure in Coni Zugna. Il parco tranquillo nelle mattine in cui mi sono bevuta tutto un Harry Potter.
Sì sì, arriva. Sono pronta. Viva.

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