15.4.08

c'è una cosa a cui mi aggrappo, quando le cose del mondo sembrano andare male.
è la responsabilità individuale. è ricordare sempre che ogni mio gesto ha delle ripercussioni sul mondo che mi circonda. al governo potrebbe esserci anche harry potter, ma nessuno potrà mai rendermi qualcosa che non sono.

posso essere ancora una persona onesta, retta e aperta, anche se non è più di moda.
posso ancora leggere, informarmi, curarmi delle persone e della comunità che mi circonda.
posso buttare le cartacce nel cestino e chiedere "per favore".
posso dire che ogni persona ha il diritto di studiare ed essere in salute, di avere un lavoro dignitoso e di ricevere rispetto.
posso dire che ognuno ha il diritto di decidere quando vivere, dare la vita, far cambiare il proprio corpo, morire.
posso dire che il mio paese è circondato per 3/4 dal mare e non c'è modo di fermare l'immigrazione, che è un movimento ineluttabile come tutti i movimenti della storia.

questi sono diritti civili e non "estremismo".
c'è un grosso malinteso in corso in italia, e nonostante tutto spero ancora che si possa rinsavire.
ma so anche che ci sono solo due modi per riuscirci:
uno è con la cultura. informarsi. confrontarsi. accettare la diversità.
l'altro consiste nel prendere tante bastonate, avere tutte queste libertà negate, e svegliarsi un giorno rendendosi conto di cosa si è perso.

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