walking on the chinese wall (piccola provocazione)
sì, mi unisco al coro di protesta: anch'io ho dei problemi con gli esercizi commerciali nella mia zona, e so bene cosa significhi.
il ristorante sotto casa mia è un tormento. sono arrivati un anno fa, sono in mille, le facce cambiano ogni settimana, non finiscono mai. importano cibi e condimenti direttamente dalle loro parti, i camion occupano tutto il marciapiede e buona parte della carreggiata, con l'ovvio aumento di incidenti.
cucinano tutto il giorno fino a tarda sera, gli effluvi delle loro pietanze frittissime salgono fino in casa, non posso tenere le finestre aperte. chiudono a mezzanotte facendo un gran baccano, poi si piazzano per strada a parlare, cantare, suonare i clacson, litigare (sembrano litigare SEMPRE); a turno, qualcuno si affaccia e chiede, implora, ingiunge di smettere, ma non c'è niente da fare: fino all'una e mezza-due non si dorme. loro a malapena rispondono, e se lo fanno usano la loro lingua incomprensibile.
è una questione culturale, non credo che siano abituati all'educazione come la intendiamo noi.
però giuro che non la mangerò mai più, la pizza napoletana.
16.4.07
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