la cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me..
in giornate così mi sveglio con queste parole in testa, non che sia la mia canzone o cantante preferita. anzi. ma queste parole, sempre in testa.
la vacanza è stata bella e rilassante e piena delle persone/cose/valori che per me contano. mille progetti: fuggire, restare. molta paura di vederli svanire, passata la sbornia di felicità.
la cambio io, la vita che. ho detto a dads che per andare via bisogna semplicemente volerlo. dovrei dirlo a me stessa.
l'i ching però dice che si farà gradualmente. e io di gradi, per aspettare, non ne ho più. non ho voglia, pazienza, tempo, energia.
mi guardo intorno e non vedo umanità, non vedo calore. è come nel film di ieri quando arrivano i fantasmi: fa freddo.
ho l'angosciante sensazione di star sprecando anni che potrei dedicare ad altro. a me stessa. alle persone che amo. spero che un giorno, guardandomi indietro, potrò dire: ah ecco, mi è servito per questo.
perchè per ora, non mi sembra che sia servito proprio a niente.
camminavamo sotto agli alberi e mentre andavamo a prendere la cioccolata ho detto: è servito, se non altro, a dimostrare a te stesso quanto vali. a guardare le persone vicino a te e dire: e io non sono così. posso guardarmi allo specchio con orgoglio. non sarò mai come te.
e in definitiva, questa non è la vita.
la vita è piantare i bulbi di tulipano e quelli di narciso mentre fa ancora freddo ed è tutto grigio (saper aspettare, saper coltivare).
spandere bene la terra fresca senza compattarla, lasciarla respirare.
e aspettare i germogli, aspettare primavera, far venire qui la dannatissima primavera, lasciar entrare il sole.
10.1.05
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2 commenti:
mi piace il come le dici, le cose.
sì.
grazie rachele!
(mmm non sono sicura che mi piaccia questo modo di postare i commenti, forse dovrei rimettere haloscan..)
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