20.1.05

, e allora sono corsa di sopra con una palla di neve nel guanto e dopo cinque minuti avevamo i cappotti e le macchine fotografiche e siamo andati di corsa verso il parco. anche se era buio e quasi ora di andare a dormire.
la neve aveva coperto la città con grazia, e nessuno aveva ancora calpestato tutti gli angoli. siamo andati al parco ed era già pieno di pupazzi di neve con rami di pino come barbe e nasi, e un gruppo di ragazzi giocava a palle di neve ed ha giocato per tutto il tempo che siamo rimasti lì. ridendo come matti.
i cani correvano impazziti di gioia, e nonostante l'ora c'erano persino dei bambini che costruivano pupazzi, piste, città intere.
un ragazzo ha fermato l'auto, è sceso e si è fermato a fare alcune foto agli alberi imbiancati col cellulare.
sembrava un qualsiasi sabato pomeriggio. eravamo tutti tornati piccoli.
mi è sembrato una specie di piccolo miracolo.

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