considerazioni da trentenne
quando rifanno anche "i wanna know what love is", allora è davvero finita.
fermata del tram
in questi giorni surreali per strada incroci persone che sciabattano in giro con aria trasognata, come fossero ancora al mare.
domenica il supermercato era di nuovo pienerrimo, ma di gente in pantaloncini, con le guance ancora rosse di vita da spiaggia, e si guardavano intorno senza capire perchè fossero lì. devo dire che ero quasi commossa.
la città torna lentamente a riempirsi. i negozi però restano chiusi, a parte il sempiterno fastfud del cavolo di cui non scrivo il nome causa robottini e crauler vari.
ore sei. alcune persone alla fermata aspettano insieme a me e dads.
ce ne stiamo lì, immobili e rimbambiti dalla giornata di lavoro, senza dire niente.
il tram non passa.
le macchine non passano.
c'è un silenzio irreale.
ma.
passano un ragazzo e una ragazza, lui bianco, lei nera con dei bellissimi capelli, trascinandosi dietro una gamba evidentemente bendata.
passa un ragazzo con la testa pelata lucida. camicia a quadretti azzurrini nei jeans azzurrini, mocassino marroncino, orologione grigino, occhialoni a specchio anzi specchino. e una meravigliosa sciarpa ARANCIONE.
passa una coppia di giapponesi prelevati freschi freschi da un manga, vestiti all'ultima moda dei gggiovani delle tv musicali.
a questo punto dads mi guarda. io lo guardo.
io:-su che pianeta siamo finiti?
lui fa una smorfia, alza le spalle e dice secco:-milano.
24.8.04
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