12.5.04

invidia
ecco. sono le due in punto, e la signora al terzo ed ultimo piano del palazzo qui di fronte si accomoda sulla sdraio col giornale, come ogni giorno.
ha un bel terrazzo pieno di piante rampicanti e stendibiancheria, coperte stese a prendere aria e un figlio adolescente che a volte prova le mosse con lo skateboard buttando sigarette morte di sotto.
che poi è l'unica cosa che non le invidio, oggi come ogni giorno alle due.

schizofrenia
lirenequi:-scrivere?
lirenelì:-sarebbe il caso. addominali per il cervello, ricordi?
lirenequi:-si. ma scrivere per me.
lirenelì:-11 pagine viste al giorno sono praticamente scrivere per sè.
lirenequi:-sono stufa dei blog ultimamente.
lirenelì:-ah preferisci le persone vere adesso?
lirenequi:-...
lirenelì:-blogger ha cambiato l'interfaccia. è carina. a te le interfacce carine piacciono.
lirenequi:-..si anche il bottone è cambiato.. mi piace di più.. poi mi hanno lasciato fare la casella su gugol..
lirenelì:-eh. dài scrivi.
lirenequi:-sì ma di cosa
lirenelì:-scrivi i sogni che stai facendo.

i sogni che sto facendo
ho sognato il cane wellington. era cucciolo. ho sognato tanti cani tutti insieme, per la verità.
una volta erano un sogno ricorrente. credo che per me significhino affetto, persone care.
poi ho sognato che correvo lungo il vialetto di casa di mia mamma, e correvo e non finiva mai; c'erano dei poliziotti sul suo balcone e avevo paura che le fosse successo qualcosa. uscivo da scuola. ero alle medie. la scientifica effettuava dei rilievi in cortile.
e so cosa vuol dire anche questo, ed è ancora un pezzo di irene che mi parla da lontano nel tempo.

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