troppo tardi per
fare l'universitaria, mettere l'apparecchio, diventare una tennista famosa nel mondo ed essere pagata per mettere quei gonnellini, cambiare metodi di epilazione, spostarmi solo o prevalentemente o spesso in auto, andare a cercare fortuna all'estero, fare viaggi scambio e viaggi studio e viaggi avventurosissimi chè cammino per sei ore sulle montagne, incontro i beduini e incrociamo le scimitarre in segno di stima, ricoprirmi di tatuaggi, palestrarmi da morire perchè così i tatuaggi si vedono meglio, provare orrore per il carboidrato e girare con due litri di acqua in borsetta per drenarmi, avere la cumpa, essere contenta di avere tessere e di sentirmi chiedere spiegazioni sul dov'ero e perchè non c'ero, credere davvero nell'immacolata concezione, ossequiare gli stupidi solo perchè per strane contingenze comandano, fare la grafica, l'editor, la maestra d'asilo, la prof di inglese, la traduttrice all'onu, la torta di mele come la fa mia mamma.
ultimamente mi viene spesso da tirare una riga sulle occasioni perse. la verità è che questo è il trentesimo fottuto anno, lo stesso a cui a sedici anni guardavo pensando: non so come sarò a trent'anni, proprio non mi immagino..
la tragedia è che non mi immagino ancora.
7.4.04
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