5.1.04

mode: random
il blog cambia e cambio anche io. lo chiudo non lo chiudo boh. non significa niente, sono impulsi elettrici e se va via la corrente non rimane nulla nel mondo. ma è un buon esercizio di stile. è un buon esercizio. vorrei scrivere di più. vorrei poter continuare a stare su fino alle due come in questi giorni, e scrivere scrivere scrivere.
se qualcuno potesse aiutarmi a ricordare bene questa frase di Borchert, mi farebbe un favore: "schreiben, wollte ich immer..".

tardivi bilanci scolastici
1) non avrei dovuto vendere i libri di letteratura tedesca. ora potrei risalire a quella frase di B.

2) invece ho fatto bene, quel giorno, a buttare il libro di fisica nella campana della carta da riciclare. era il luglio 1993. era la campana in viale isonzo/via passo buole a milano. in quegli anni di mesta e impudica giuoventù, quel gesto fu per me una grossa rivincita morale.
(nessuno lo avrebbe comprato comunque. era vecchio, lo aveva forse scritto edison in persona. mi piace pensare che in seguito sia diventato un rotoloneregina.)

3) cena di natale. parenti che ti vedono una volta all'anno e ti giudicheranno per sempre in base a quanto detto/fatto in quelle sole tre ore.
chiedo alla mia cugina più piccola, che sta terminando lo stesso liceo da me frequentato, come stia la bstrdissima prof di mate.
che mi odiava.
che mi ha costretto ad andare a ripetizioni per cinque anni, a stare alzata fino alle due a studiare.
che usciva dalla classe durante i compiti in classe per farci copiare: tanto io inevitabilmente avrei preso il voto più basso della classe. sempre insufficienze.
che mi strapazzava alla lavagna, nell'ovvio intento di farmi piangere.
una volta spiegai io i logaritmi alla classe, non me lo dimenticherò mai. tutti applaudirono e lei non fece una piega. la volta dopo mi chiamò fuori interrogata perchè "ah si sei uscita settimana scorsa? io sul registro non ho niente".
quindi comprenderete che, quando mi sono sentita rispondere "è morta", non ho potuto trattenere quel piccolo ma percettibilissimo moto di gioia.
ecco, non è il genere di gesto o situazione che consiglio a nessuno, alla festa di natale di famiglia. comprensibilmente perciò, io per il mio parentado rimarrò quella che ha esultato perchè qualcuno ha avuto un brutto male.
e vi giuro che mi sono sentita di merda per tre giorni e tre notti, come se l'avessi uccisa io.
bridget jones c'est moi.

Nessun commento: