le ricette di nonna lirene:
smerdolini à la je moi
-prendete due ricette e cercate di mischiarne le indicazioni per ottenerne qualcosa di commestibile.
attenzione però: una delle due ricette dev'essere in inglese, con unità di misura a voi non familiari.
-dopo aver appurato che comunque non avete le dosi indicate dei vari ingredienti, ma -poniamo- solo metà farina e un panetto di burro doppio; e che il burro in questa ricetta non serve, buttate tutto insieme in una terrina un po' a caso, come vi viene.
-fate scena: tritate, affettate, mescolate, usate tre coltelli diversi e alcuni utensili. in modo del tutto casuale.
ciò che conta è l'indubitabile soddisfazione.
mentre fate questo, dite a voce alta: "io cucino! io cucino!". ripetetelo finchè ci crederete.
-se state preparando qualcosa di salato, allora aggiungete del sale. se è dolce, dello zucchero. facile no?
-buttate tutto in forno preriscaldato a duecento gradi. possibilmente su una teglia.
qualcosa ne dovrà pur venire fuori!
-fate cuocere per.. beh, finchè non vi sembra che la vostra creazione abbia un colore che vi piace.
-mangiate. la cosa che avete prodotto, inspiegabilmente, non saprà di nessuno degli ingredienti che la compongono: ma in compenso vi resterà piantata nell'esofago per 48 ore.
-fatela mangiare a qualcun altro (questa è la parte più divertente). mentre mastica fissatelo dritto negli occhi in modo da costringerlo a rimanere impassibile.
chiedete: "no dài su serio come ti sembra?" e obbligatelo a dire "muono" con la bocca incollata dall'impasto ancora crudo.
alla fine dite: "ne sono avanzati. domani li finiamo".
9.1.04
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