visioni fugaci
premesso che non capisco/tollero le trasmissioni tv con gli sms che passano sotto (ma dico, manda un sms diretto al tuo amico, no?), eccone uno che mi ha folgorato settimana scorsa (viva rete A):
"caro x, devo proprio dirti che non mi piacciono le persone dell'oratorio, per cui non verrò più all'oratorio. e poi mi mettete sempre in porta! mi dispiace, ciao, y."
una vecchia e patetica venditrice televisiva di creme e numeri, in attesa di processo per frode- non scrivo il nome perchè non ho alcuna intenzione di finire nelle query relative- racconta così l'incontro con il famoso mago, suo compagno di avventure che poi si è defilato:
"mia figlia mi dice.. ma guarda che è il tizio che ho conosciuto in brasile! e io dico: ma và, ti starai sbagliando, è che questi negri sono tutti uguali.. visto uno li hai visti tutti, come i terroni".
detto da una che sembra un carlino con il rossetto, faceva un effetto un po' star trek..
ci sono delle cose che non ho riportato qui più per pudore che per pigrizia. diciamo che forse si tratta solo di traslocare in una zona di milano frequentata un po' meglio.
certo che se determinati commenti volano in banca, e dallo sportello, ti girano un po' le scatole.. ma lasciamo perdere. lo so, lo sapete, lo dico da tanto: devo cambiare banca cazzarola!
ad ogni modo, apriamo il capitolo nuovo:
mani morte, mani vive
sabato mattina. ore 9.45 am. fuori dallo sportello bancomat (della summenzionata bancammerda). traffico in crescendo del sabato mattina. caldo allucinante. strada in quel momento completamente vuota.
sono lì ad aspettare il mio turno, ancora assonnata e accaldata, rimuginando su quanto mi era appunto successo presso lo sportello della bancammerda qualche giorno prima. ci penso, ci ripenso, e mi torna il nervoso. sono lì che mi crogiolo in terribili propositi di vendetta, quando il destino decide di porgermi un bersaglio.
ho infatti improvvisamente la percezione nitida di avere una persona che passa dietro di me (nella strada vuota, calda, ecc). e quella persona, mi sta mettendo una mano sul culo.
Ecco l'unico vantaggio di aver vissuto questa situazione altre due volte nell'ultimo anno: ho i riflessi un po' più pronti. Se le altre volte ero rimasta lì scioccata schifata e tutto, questa volta mi riscuoto alla svelta e inizio a gridare al tipo. che è un tappo di un metro e venti. lui tira dritto, e fa finta di niente mentre io gli grido dietro che è un deficiente. allora comincio ad andargli dietro, sempre chiamandolo.
lui allunga il passo.
io corro.
lui corre.
lo raggiungo. gli taglio la strada. non è niente più di un ragazzino, avrà si e no 15 anni. ma non è che mi faccia tenerezza, anzi: perchè questo piccolo stronzo ha pensato di potermi palpare in mezzo alla strada e farla franca? e perchè pensava che sarebbe bastato ignorarmi per farmi scomparire come una mosca o uno starnuto?
insomma, lo blocco e gli chiedo cosa pensava di fare, sono veramente incazzata. mugugna: io non ho fatto niente. si vergogna, l'idiota!
e ragazzi, io gli mollo uno spintone e gli grido in faccia che se lo può scordare di andare in giro a fare queste cose alla gente.
se ne va con la coda fra le gambe. e io invece torno al bancomat, prelevo, vado per la mia strada. sono calmissima. e credo che questa sia la cosa più pericolosa.
sono stufa marcia di queste cose.
democrazia
avete votato? al momento l'affluenza è del 23% circa. che tristezza..
16.6.03
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