12.5.03

lo so,
il bambino che ho sognato stanotte ero io. all'inizio non doveva stare con me, e gli altri bambini erano già arrivati all'asilo.. erano già "di là". noi arrivavamo, io dovevo andare, non c'era nessuno..ma la fretta, il panico, scomparivano subito. rimanevamo noi due, lui con quell'odore di latte che hanno i bambini -sapete, sulla testa- e anche se lui era un lattante e non sapeva parlare, io lo sentivo. sapevo cosa mi diceva, e gli rispondevo. lo proteggevo e lo facevo dormire. giocava. mi voleva bene. e non importava più dove stavo andando prima, per cosa ero in ritardo, cosa non stavo facendo.
sapete cos'è questa? è una risposta alle domande di ieri sera.
già.
chiedevo: cosa voglio? perchè non è il lavoro, non è il lavoro. anche se cambiassi domani, ricomincerei a sentirmi inquieta.
che cosa voglio io davvero nella vita? voglio una carriera? ma non credo proprio. voglio stare in un angolo e disegnare, studiare, parlare con piccole persone, piano, una alla volta, e sentire musica, e fare foto. scrivere sul blog e prendere aperitivi. soldi? quanti ne bastano per vivere tranquilla, e andare a vedere il mare ogni tanto.
come si fa?

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