Scrivo da casa, riverserò su dischetto e poi sul blog, lunedì. quindi qui sopra leggerete “monday…” ma in realtà è
sabato sera
avevo una gran voglia di scrivere. E di scrivere per il blog.
Setting: di fronte al pc. Dici poco: il pc lo tengo sul mobile-monoblocco della mia magione. Essendo un mobile quindi non c’è spazio per mettere i piedi sotto: i piedi infatti li ho appoggiati di fianco al computer.
Essendo poi il mobile, lo stesso contiene quasi tutta la mia vita attuale: stereo cassa televisione antenna videoregistratore cassette borsa fotografica playstation scarpe cassette altra cassa candele buste stronzate assortite cartman che guarda la porta, una girandola colorata comprata ad Arezzo un anno fa.
E questo a vista. Non a vista: federe lenzuola robedastirarechegridanovendetta strofinacci tovaglie posate piatti vari pentolini e utensili da casalinga viziosa (l’apriscatole, l’apribarattoli, il servigelato, i tappi per il vino, il coso per non fare la goccia quando si versa il vino..): di questi, stipati nel primo cassetto sotto lo stereo, vado particolarmente fiera.
Alla radio c’è summertime (dalla voce, direi Morcheeba); dietro di me la lampada ikea è accesa, e alla mia destra c’è una candela. Vedete, amo la luce diffusa, non centrale. Nell’aria c’è odore di mandarino, sul letto alle mie spalle c’è un piattino con un po’ di frutta.
Quindi penombra, odore e musica di autunno inoltrato.
Una bellissima rosa rossa alla mia sinistra (“grand prix”). Lo stendibiancheria alla sua sinistra.
Benvenuti nel mio regno.
Venerdì sono stata a casa, un po’ col patema di cosa avrebbero detto al lavoro. Sapete, la niu economi. Abbiamo scioperato in tre, e vi assicuro che è una specie di risultato storico. Mi fa ridere il signor UIL che dice che “nessuno si è accorto dello sciopero”: il centro di Milano era chiuso ai mezzi pubblici, ci sono arrivata a piedi. C’era tanta gente che non bastava piazza duomo: i cobas occupavano via torino fin quasi alle colonne.
La gente era vociante e festosa e molto, molto arrabbiata. Ma non ho capito che bisogno avesse la mia seppur amata FNAC di chiudere. Adesso ogni manifestazione deve diventare un G8?
La gente di Emergency invece aveva aperto tutte le finestre, e srotolato degli striscioni bene in vista su tutta la piazza. Queste sono cose che mi emozionano sempre molto.
Credo che, dalla mia generazione in poi, ci sia poco il senso di partecipazione. Di stare in mezzo a una folla e sapere che si sta parlando tutti, con una sola voce anche se ognuno ha la sua, e le sue idee. Sono stata contenta di passare di lì.
Forse si tratta di un patetico tentativo di farmi credere che sono qualcos’altro, o che posso esserlo, non so: ma oggi ho proceduto ad una serie di acquisti inqualificabili.
acquisti inqualificabili dellirene
numero tre dentifrici;
un colluttorio;
una confezione di “pearl drops” (era tutta la vita che sognavo di prenderlo).
Cos’era questa smania di igiene orale? Beh ho dei denti molto brutti. Ecco. Grossi, storti: almeno che siano bianchi.. Ma direte, perché proprio oggi, tutta insieme, questa botta di identificazione col mio cavo orale? Chissà.
Calzine da signorina;
saranno dodici anni che non indosso un paio di gambaletti, e non intendo farlo neanche ora. Sono delle creature orribili. Se hai un minimo di ritenzione idrica: il segno del dannato elastico rimane tatuato per i successivi tre giorni. “ah hai messo i gambaletti l’altro ieri?”. E se frequenti uno di quegli uomini spiritosi che ogni tanto capitano nella vita, il giullare è capace di infilarti una mano sotto il pantalone (eeeeek! Cretino se ho i pantaloni ci sarà un motivo. E ora che hai sentito la vegetazione sul mio polpaccio?) e dire “ma hai i collant o i gambaletti?” facendosi strada verso il ginocchio. Giuro l’ho visto succedere (per fortuna ad un’altra) con questi miei occhi.
Ma sto divagando. Tutto questo era per dire: odio i gambaletti, ma ho comprato un mesetto fa delle scarpine da signorina (senza tacco. Non porto i tacchi. In genere non porto neanche le scarpe da signorina. Non che vada scalza, ma sono molto da scarpa da ginnastica), ho realizzato piano piano che ecco, le calze di spugna non sono esattamente adatte a questo genere di calzatura.
Ho divagato di nuovo.. stringendo: ho comprato due paia di calzine semisottili, cortine, carine.
Pastiglie “buonumore” ;a base di iperico, erba miracolosa che a quanto dice la confezione migliora appunto l’umore; direi che tutto ciò si commenta da solo (non il fatto che le suddette pastiglie esistano, ma che io arrivi a comprarle).
Flaconcino di erbe “pizzaiola”, per condire minestre e simili; probabilmente l’acquisto più assennato. Se non fosse che si giustifica solo per il fatto di aver creato nella mia dispensa un “angolo delle spezie”, con un vassoietto riportante altri simili flaconcini (come è noto ad alcuni, io mangio praticamente insipido: non so neanche salare l’acqua della pasta).
Quindi. Tornata a casa con questi preziosi cimeli, ho sentito lalaura. Ecco la trascrizione della parte pregnante del dialogo:
i-sono giù, mi sento sola
l-ma no dai non dire così.. ieri com’è andata la tua giornata libera?
i-bene, cioè, mi sentivo sola. Mi sembrava inutile andare in giro se non avevo un fidanzato con me (non posso credere di averlo detto)
l-addirittura?
i-…
l-… ma no ma no, ma tu devi capire che non sei sola, sei una giovane donna indipendente!
i & l- (ridiamo istericamente)
i-giovane?
l-donna?
i-indipendente?
i&l-(altra risata convulsa)
l- beh, insomma, diciamo che sei.. una.
i-(ride) ah ah ciao, sono una..
l-..alconbury
i-(smetto di ridere di colpo) NO UNA ALCONBURY NO.
Inutile stare a sottolineare i significati pregnanti di questo dialogo. Come sicuramente capirete, ho immediatamente abbandonato l’avvincente cruciverba che stavo compilando e sono uscita. Ho vagato e vagato, affrontando anche un periglioso viaggio sulla 95 (e se qualcuno ha esperienza di viaggi sulla 95, sa che non esagero). E alla fine ce l’ho fatta.
Ho comprato un paio di scarpe.
Col tacco.
La metamorfosi era quindi compiuta. La crisalide era uscita dal bozzolo. Volava. Oh donna felice
(Riuscirò mai a stare in equilibrio su quelle cose? Ci sono milioni di donne che se ne vanno in giro su tacchetti simili a forchettine da dessert, vuoi che io non riesca a camminare con tre (!!!) cm di tacco? Sì. Sono molto orgogliosa del mio acquisto. Quasi certamente inciamperò sulle scale della metropolitana, o qualcosa di simile. Ma va bene così.).
Ho comprato anche un cuscino nuovo. Questo era un acquisto molto serio in realtà. Ora il mio letto a una piazza e mezza vanta ben tre cuscini e mezzo. Mi pare una proporzione accettabile: ma io dove dormo?
Sms allalà: ”sono una giovane donna indipendente. Ho comprato delle scarpe”.
Alla radio adesso c’è “there’s nothing like this” di Omar. Correva l’anno 1991. Cristo.
Io mi ricordo di quand’era uscita questa canzone. Ero a Bromley e Brett l’ascoltava in camera sua. Io avevo la smemo, 17 anni e non capivo un tubo. A parte capire quando una canzone era bella.
E poi protestate perché compro la crema per il contorno occhi?
Inizia l’era delle scarpe col tacco. Sono ridicola con le nike. Sono una signora di una certa età, devo darmi un contegno.
Dove ho messo le pastiglie per il buon umore?
21.10.02
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