the public wants what the public gets
che adesso chiunque non sia schierato dalla parte "giusta" sia automaticamente bollato con l'aggettivo terrorista.
siamo tornati ai tempi in cui una parola ha un potere evocativo tremendo, e attaccarla addosso a qualcuno significa condannarlo.
peccato che qua ci siano di mezzo popoli che da decenni combattono per la propria indipendenza. gente talmente disperata da essere disposta ad immolarsi. ma bastano due telegiornali a dimenticarlo. potere della multimedialità.
e di là dall'oceano chiunque si può comprare un'arma e andare in giro a far fuori i propri concittandini. così, perchè gli va. non per una causa, non per disperazione. perchè gli va.però ecco, certo, l'alibi c'è sempre: aveva abbracciato l'islam..
l'importante è avere sempre qualche scatoletta in cui poter riporre il significato. l'importante è che il risultato finale dia sempre che c'è una scatola per il bene ed una per il male. e che tutto il male può essere ricondotto ad un motivo specifico.
la gente se la beve. la gente guarda il telegiornale, ed il telegiornale regala un significato alle cose. un'etichetta con cui accompagnarle.
io venerdì leggevo le ansa; vedevo che la donna a cui avevano sparato nel teatro, la prima, era in realtà un'agente infiltrata e riconsciuta.
perchè i tg della sera non l'hanno più detto, questo?
28.10.02
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