4.11.08

cosa ci dà senso? leggere le strisce di dilbert ogni giorno? mangiare fibre e bere tanta acqua? stare lontani dai nostri cari la maggior parte del tempo?
non lo capisco. proprio non lo capisco.

ieri sera il treno ha inchiodato violentemente, entrando alla stazione de angeli.
il guidatore, scosso, è entrato nel vagone e ci ha chiesto di uscire dalla prima porta. imbarazzato. colpevole. agitato.

tutti ci siamo fermati a guardare come scimmie, a guardare sotto al treno. c'è il cadavere? si vede? no, c'è una traversina che non doveva esserci. tutto qui?
la voce ha detto, uscite dalla stazione. come uscite? ma io devo andare a casa, io abito a sesto, io...
uscendo abbiamo incrociato i pompieri, di corsa.
me ne sono andata per la mia strada, avevo voglia di pizza, l'ho mangiata. ho disegnato mentre a. scriveva. e questo è quanto.

poi stamattina ho letto sul giornale. sono rimasta di stucco, perchè si era davvero trattato di un suicidio. non pensavo potesse succedere così, senza avvertimenti solenni, senza scene di panico, senza un disclaimer, niente. niente.
è così che puoi scegliere di finire la tua giornata? volando incontro a un treno pieno di gente come te, come te, come te?

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