25.6.08

fondamentalmente in questi giorni mi sento un po' come in attesa di un bus su un'isola greca: mi chiedo, arriverà?, ma fa troppo caldo per pensare oltre e voglio solo nuotare.
mentre scrivo, parte un'ambulanza dall'incrocio sotto casa. la persona che hanno caricato sulla barella era immobile.
al centro esatto della strada resta solo un motorino riverso sul fianco.
non ho capito, francamente, per cosa ci affanniamo tanto?
mi sembra tutto un bluff - posso parlare con un responsabile, per favore?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccomi. Sono il responsabile. Dimmi pure.

gelsomina ha detto...

hi hi

Anonimo ha detto...

ci affanniamo perché siamo una nazione tra quelle più produttive del pianeta. forse non per molto ancora, ok. tant'è che la nostra economia si basa sull'alta produttività e sull'aumento di produzione, che quando non c'è, il sistema capitalistico su cui si regge la nostra economia "di mercato" fa sì che i ricchi siano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. se invece c'è crescita della produzione, c'è più grano da redistribuire per tutti. difatti credo che questo accadesse anche quando l'uomo viveva in villaggi, c'erano i padroni della tribù a comandare e si andava in giro letteralmente con le pezze al culo. certo "il sistema" può essere o non essere regolato per contrastare questa tendenza. ma tant'è. tornando alla produttività, credo sia possibile correlare abbastanza direttamente alta produttività e calo delle nascite. i paesi con più alta produttività pro capite hanno visto il più vistoso calo delle nascite. poi, vabè, in italia a fronte di una produttività inferiore al nord europa, abbiamo in compenso ancora meno nascite, ma è perché siamo italieni, ogni organizzazione a tutti i livelli in italia soffre, e soffre perché non abbiamo la cultura dell'organizzazione, quella poca che avevamo anche se non era un gran ché la stiamo perdendo. il peggio è che questo concetto non sfiora nemmeno lontanamente il 99,99% dei pensieri del popolo italiano. dovremmo lavorare sulla cultura dell'organizzazione, chiederci - molto serenamente, ma NON pacatamente, anzi - cosa si può fare per cominciare ad inculcarla nei nostri figli (ah già ma non ne facciamo più, vabè allora pazienza, gino dammi un altro sprizz) ed in noi stessi. ma tornando di nuovo al discorso iniziale, la produttività, sento già qualcuno che accarezza l'idea del "si stava meglio quando si stava peggio". secondo me quando si stava peggio si stava peggio e ci si lamentava molto di meno. in ogni caso bisogna sterminare i musi gialli

gelsomina ha detto...

ecco.
senti, e se introducessimo la grande novità della firma, soprattutto alla fine di un commento onirico che supera le 20 parole?
ovviamente so chi sei, anche perchè al momento conosco una sola persona in grado di incazzarsi random anche nei commenti di un blog.
ma così, per buona educazione.

prex ha detto...

anonimo è bello, anonimo xè venesian sio càane.