commozione cerebrale
al secondo giro di guinness, il televisore sopra al bancone si accende sulla sigla di candy candy. scoppia un boato: iniziamo a cantare in coro, ipnotizzati dalle immagini. poi c'è mazinga. poi geeg. bia. memole.
quando arriva creamy praticamente mi commuovo.
il ragazzo del pogue abbassa l'audio e grida: ma vi rendete conto o no che questa è roba di 20 anni fa? e di quanto siamo vecchi???
altro boato.
raccolgo la giacca e scappo.
porta romana è di nuovo una strada, non il posto del lavorodimmerda. una strada umida su cui saltellare cantando "paripampùm! eccomi qua! paripampùm! ma chi lo sa!..".
dads mi guarda divertito e chiede: è per questo che siamo andati via ora? perchè ti divertivi troppo?
inoltre,
ogni volta che vedo il video di "window in the skies" praticamente mi ritrovo con il nodo in gola.
sì, sarà l'età.
Phyllis
"Phyllis scrisse un tema sulla sera in cui Neil Armstrong era atterrato sulla luna. A casa sua tutti i parenti avevano fatto la spola tra il soggiorno, dove c'era il televisore, e la camera da letto in cui suo padre stava morendo. Avanti e indietro, preoccupati per il padre, riluttanti a perdersi l'allunaggio (...).
Lei era corsa in sogiorno, tutti quanti si erano abbracciati esultanti senonchè a un tratto le era venuta come una smania, la solita smania, era corsa in camera e aveva trovato il padre morto (...).
Phyllis pianse lì, davanti ai compagni, anche se avrebbe potuto tornare al suo banco in prima fila come dentro di me speravo, perchè non sapevo come comportarmi. Mi avvicinai. Le misi un braccio intorno alle spalle. Troppo poco. Allora la abbracciai davvero e la lasciai piangere sulla mia spalla (...). Phyllis sorrise e quando l'accompagnai al banco mi accarezzò la guancia. E io pensai: questa carezza non è niente di trascendentale ma non la dimenticherò mai, e neanche Phyllis, il padre morto e Armstrong sulla luna."
(frank mc court, 'ehi, prof!')
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