The whole point of no return
mi piace questa canzone, mi piace la chitarrina iniziale. che poi magari è un basso, ma come è noto, dopo trilioni di spiegazioni io ancora non ho capito la differenza. lo so, c'è una corda in meno da qualche parte. però ecco. non mi scocciate.
Rising up to break this thing
From family trees the dukes do swing
Just one blow to scratch the itch
The law's made for and by the rich
It would be easy.
So, so easy.
Mica kzi, voglio dire. Mi piace anche il testo.
telefilm
Le cose che ho scritto ieri, potrei riprovarci, però poi no. Fa niente. Come Dharma, ieri, faccio una bolla e le soffio via.
It would be easy, so, so easy.
Poi ho guardato Allie Mc Beal, e insomma, non mi è piaciuto. Una qualsiasi irene vuole farsi due ghignate con il bambino che balla, Barry White e tutto, e le tocca vedere uno che muore dichiarando il proprio amore? eh no eh.
Che poi ti dici, si vede che l'attore in questione cambia serie, non era contento della paga, eccetera. Ok.
Ma poi i sogni che ho fatto eh? A chi devo chiedere il rimborso per i sogni che faccio?
Potrei fare causa agli autori di Allie Mc Beal. Sai che scherzo.. sarebbe esattamente in linea con la produzione. Forse cercherebbero di farmi scrivere qualche episodio. Mmmm.
autocitazioni
d'altronde Oscar Wilde non avrebbe prodotto tanti aforismi, se non gli fosse piaciuto autocitarsi. Quindi lo faccio anch'io: per un giorno all'anno in cui dico cose sensate..
"i telefilm mi piacciono perchè non devo pensare. devo solo fruire"
(je moi, a dads incazzato ed indignato per Allie Mc Beal. pretende di incazzarsi anche con la tv, lui, quando gli fa un torto)
"la famiglia è il posto dell'amore conosciuto, che non devi temere o indovinare, perchè lo conosci a memoria"
su questa frase, pronunciata mentre dads svoltava in via sibari, si è esaurita la mia attività cerebrale nel giorno 2 settembre.
amarcord
il due settembre è il compleanno della mia amica Giovanna, o Giovi, o Giò, o Giova che dir si voglia. Ecco, l'ho incontrata una volta in via Olmetto per caso, era luminosa come sempre, bella, e aveva prodotto una tesi a base di interviste sulla condizione delle donne alla Breda durante gli anni '60 '70.
Saranno passati due anni da quell'incontro sfuggente. Io le mie amiche di scuola non me le dimentico però.
Quando parlo della differenza basso/chitarra, infatti, penso naturalmente a Veda, che me lo spiegava tipo una volta al mese. E ricordo tutto, ricordo i soffitti alti in casa sua, sua madre che ci cucina quelle deliziose polpette che ohimè non mangerò mai più, e quando eravamo andate a sentire il gruppo di suo padre in sala di registrazione, e lei con gli occhi pieni di lacrime davanti ai cartelloni della maturità che mi dice "almeno non dire niente".
Ecco, che cazzata che le amicizie di una vita possano finire di fronte ai cartelloni della maturità o giù di lì, però immagino sia tutta lì l'intensita dell'amore e della forza dei 17 anni.
Molto Truffaut immagino.
Però a volte mi piacerebbe essere là per un'ora. Una sola. Le bigiate al bar sotto alla metro in San Babila (il martedì, se non ricordo male. Spagnolo prima ora?). I giri in tram a vuoto, solo per poter dire "sono stata ad axum" e intendere San Siro, le foto al cortile innevato, e certo poi le persone crescono e i caratteri si formano, le differenze si accentuano. Si.
Si. Ma forse mi piacerebbe far sapere a Veda che ho capito. Far sapere a Donatella che mi dispiace.
Si. Forse quando si è stati tanto legati, è difficile vedersi cambiare, crescere, assumere altre forme.
Però vedo tante altre persone che ci sono riuscite. E poi ti ritrovi dopo anni, nel bene e nel male, e però almeno, come dice Baz Luhrmann, c'è qualcuno che ti ha conosciuto quando eri giovane.
O forse sto sparando una marea di cazzate, e le cose succedono, e io ero proprio un piccolo narciso, e solo ora so apprezzare l'amicizia e la vicinanza nel bene e nel male.
Fuori sta diluviando.
3.9.02
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